«Egli che ha fatto dei due una cosa sola»: le identità riconciliate nell’uomo nuovo (Ef 2,11-22)

II Ciclo

Teologia Biblica

Biblico



Anno di corso: 1
Crediti: 3
Docenti

Obiettivo:

La pericope di Ef 2,11-22, fra le più commentate dell’intero Nuovo Testamento, identifica nell’evento della croce di Cristo la pace e la vittoria sull’inimicizia tra giudei e pagani e tra Dio e gli uomini. Non la pax di Augusto o di Vespasiano, ma quella annunciata dalla venuta del Christós giudeo e realizzata nella sua morte ha fatto di due una cosa sola, distruggendo ogni barriera e creando un uomo nuovo. In questo modo, l’autore di Efesini indica la comunità cristiana come luogo in cui diverse identità, invece di contrapporsi, sono rese capaci, per grazia e nello Spirito, di formare un unico corpo, un tempio santo, mantenendo ciascuna la propria peculiarità.


Programma:

Definite alcune questioni introduttive del nostro studio (delimitazione, contesto, unità del testo) e considerato il contributo che la pericope può offrire alle problematiche più discusse della lettera agli Efesini (autenticità paolina, datazione e luogo di composizione, destinatari), esamineremo le questioni che essa suscita: lo stile e il lessico sono paolini o l’autore ha utilizzato, riformulandolo, un credo battesimale preesistente? Si riscontra nelle sue immagini ed espressioni linguistiche una polemica antignostica? Riveste un ruolo di centralità all’interno della lettera (soprattutto per la tematica dell’uomo nuovo)?  Un’attenta esegesi tenterà di far emergere le tematiche teologiche più rilevanti presenti soprattutto nelle metafore soteriologico-ecclesiali: il primato salvifico di Cristo e il valore salvifico di Israele per i cristiani provenienti dal paganesimo; il popolo nuovo creato dalla morte di Cristo sostituisce l’Israele di Dio, le sue promesse, la sua politeia oppure viene inserito nella sua realtà in continuo divenire? A un israele-centrismo si sostituisce un ecclesio-centrismo? La creazione dell’uomo solo e nuovo può rappresentare una proposta in grado di sciogliere nodi e conflitti socio-politici?

Metodo:
Lo studio del lessico e dello stile aiuterà a comprendere da un lato il paolinismo del testo e dall’altro la sua novità rispetto all’epistolario paolino. L’approccio storico-critico offrirà gli strumenti per valutare la sua originalità o la sua dipendenza da un modello preesistente, mentre l’analisi esegetica permetterà di individuare i i principali nuclei teologici e la loro novità rispetto alla letteratura paolina e a quella del Nuovo Testamento.


Avvertenze:
Bibliografia:

A. MARTIN, Lettera agli Efesini, San Paolo, Cinisello Balsamo 2011; J.P. HEIL, Ephesians. Empowerment to Walk in Love for the Unity of All in Christ, Brill, Leiden-Boston 2007; TET-LIM N. YEE, Jews, Gentiles and Ethnic Reconciliation, Cambridge University Press, Cambridge 2005; S. ROMANELLO, Lettera agli Efesini, Paoline, Cinisello Balsamo 2003.