«Non c’è pace per gli empi» (Is 57,21). Il profeta artigiano di pace, fra conflitti, denunce e speranze

II Ciclo

Ecclesiologia

Ecclesiologico



Anno di corso: 1
Crediti: 3
Docenti

Obiettivo:

È noto che i Profeti di Israele considerano la pace come bene di natura religiosa. Si tratta di un dono divino che deve essere accolto e che si oppone ad ogni compromesso con le alleanze umane e con un culto solo esteriore. Tale acquisizione comporta un conflitto contro dirigenti politici, sacerdoti collusi col potere, falsi profeti e lo stesso popolo; il Profeta denuncia la falsa pace e prospetta una dimensione di fede che attende di essere inverata in un’etica improntata secondo la Legge di Dio. 


Programma:

Il corso propone uno studio accurato delle coordinate principali del messaggio profetico riguardante le dimensioni della pace come cessazione totale della guerra, unificazione dei popoli attorno a Gerusalemme e ricostituzione del Regno e della signoria di Dio nel mondo degli uomini. Lo studio tiene conto della fisionomia del Profeta, costruttore dell’attesa escatologica e artigiano di una umanità pacificata e pacificatrice. Si studiano, in traduzione, alcuni testi del corpo profetico pre e post esilico per sondare il loro messaggio, tenendo conto dell’assetto storico iniziale dei testi, della loro ermeneutica nella tradizione, e derivare, infine, alcune conseguenze di natura teologica e applicativa.

 

Metodo:
La riflessione viene condotta attraverso lezioni frontali nelle quali si svolge l’analisi delle pericopi e si presenta il loro messaggio teologico; altri testi in traduzione sono studiati personalmente dall’allievo. Oltre a una partecipazione attiva alle lezioni, allo studente è richiesto di preparare i testi biblici presentati nelle lezioni facendo uso della bibliografia appresso indicata. Gli studenti devono sostenere una prova finale, nella sessione ordinaria degli esami, in forma di esame orale, su un testo biblico e su domande poste dal docente circa i contenuti e i testi del corso, delineati nel tesario fornito durante le lezioni. È richiesta possibilmente una conoscenza elementare della lingua ebraica biblica e della storia antica d’Israele. Particolare importanza è data alla partecipazione in classe, alla preparazione personale dei testi biblici e alla discussione. Il voto verrà così definito: partecipazione attiva in classe: 15%; preparazione personale dei testi durante lo svolgimento del corso: 35%; esame finale: 50%.


Avvertenze:
Bibliografia:

Testo di studio: B. MARCONCINI, Profeti e Apocalittici, Logos. Corso di Studi Biblici 3, 
Torino 22007.

Letture consigliate: G. BARBAGLIO, Pace e violenza nella Bibbia, Biblica 7, Bologna 2011.
G. DE VIRGILIO, Il sogno di Dio. Giustizia e pace si baceranno, Spiritualità del quotidiano 154, Roma 2017.
U. NERI, Guerra, sterminio e pace nella Bibbia. Catechesi biblica, Sussidi 
Biblici 88, Reggio Emilia 2005. 
D. SCAIOLA, Parole profetiche in forma simbolica, Commenti e Studi biblici, Assisi (PG) 2018.
J.L. SKA, «La forza dei profeti per risvegliare le coscienze», Vita e pensiero 5 (2017) 33-39.