Teologia morale della persona
Baccalaureato in Scienze Religiose
Anno di corso: 2
Crediti: 6
Docenti
Tenendo sullo sfondo alcune caratteristiche del pensare teologico, quali il primato della Parola di Dio, la fede della Chiesa quale fonte, contesto e norma, la dimensione razionale, la testimonianza canonica della Scrittura, la fedeltà alla Tradizione, l’attenzione al sensus fidelium,, l’adesione responsabile al Magistero, il servizio all’unica comunione ecclesiale, la pratica del dialogo costante con il mondo, la pluralità di stili teologici nell’unità della fede, il corso tratterà principalmente delle azioni della persona (atti umani) nei termini strutturanti l’agire morale. Pertanto, la Teologia Morale della Persona viene concepito e impartito, nell’economia dei corsi di teologia morale, come ‘teologia morale generale’ (momento teorico-pratico) con l’ausilio di vari contesti operativi, che possono sempre variare a seconda delle questioni offerte dalla realtà all’azione pastorale della Chiesa in rapporto al mondo. La Teologia Morale della Persona così intesa, evidentemente, si offre agli studenti come una sorta di cerniera tra il momento di fondazione critica della morale cristiana (teologia morale fondamentale) e il momento di individuazione e formulazione dei giudizi morali pratici in contesto (teologia morale speciale).
Contenuti:
La Teologia Morale in modo specifico e peculiare ha come oggetto principe la delicata problematica del rapporto tra ‘fede e morale’. Dalla prospettiva della fede dalla quale essa si muove come attività intellettuale indagante, la sfera dell’agire costituisce il suo referente critico. In forza di ciò, il dialogo tra i vari scibili, che concorrono ad interessarsi, direttamente o indirettamente, dell’agire umano in ordine alla dimensione etica (filosofia, religione, scienze umane, economia, tecnologie, medicina), e la teologia, che è al servizio della Chiesa immersa nel tempo e nello spazio del vivere umano, mira principalmente a mettere a tema la fondamentalità dell’esigenza morale e la sua multiforme traducibilità nei vari contesti della vita. L’importanza di coltivare i dati provenienti da altre scienze, in primis l’importanza della collaborazione con la filosofia (filosofie), la quale svolge un’opera di mediazione insostituibile nell’aiutare la teologia a utilizzare i dati scientifici non acriticamente, conferma la Teologia Morale tra le discipline dello scibile teologico come una disciplina ‘di soglia’ grazie alla quale si ottenga di sostenere delle soluzioni a problemi di natura eticamente rilevante, motivandole con argomentazioni pertinenti; di riconoscere le principali scelte della Chiesa in ambito morale con riferimento a documenti ufficiali; di affrontare criticamente questioni di confine tra i vari scibili che si occupano dell’agire umano; di confrontarsi con la dimensione della multiculturalità anche in chiave religiosa; di interpretare e vivere cristianamente e responsabilmente la propria vita nella realtà concreta.
Metodo:
Attraverso l’uso dei casi (metodo casistico) si intende far acquisire agli studenti un metodo di ragionamento morale grazie al quale sappiano avere dimestichezza con le fonti; sappiano interpretare il rapporto tra l’originalità dell’esperienza di coscienza e la specificità dell’esperienza di fede; sappiano usare alcune distinzioni fondamentali; sappiano analizzare un qualsiasi caso eticamente rilevante; sappiano cogliere la specificità morale di un’azione.
Bibliografia:
Voci di S. Privitera – P. Cognato, Etica descrittiva; Etica normativa; Metaetica; Parenesi, in A.a.V.v. (a cura di), Teologia Morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2019; P. Cognato, Etica teologica. Persone e problemi morali nella società contemporanea, Flaccovio, Palermo 2015.