Istituto Superiore di Scienze Religiose

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Palermo nasce nel 1986 presso la Facoltà Teologica di Sicilia con l’intento di formare uomini e donne ad assumere la responsabilità professionale, lavorativa, testimoniale della docenza della religione cattolica in ogni ordine e grado delle scuole italiane.
Allo stesso tempo forma uomini e donne ad assumere responsabilmente, criticamente, creativamente, professionalmente il compito pastorale della testimonianza e della trasmissione della fede e i servizi dei ministri quali il catechista, il lettorato e l’accolitato ed il ministero straordinario del diaconato permanente.

Attualmente il Piano di Studi previsto dall’ISSR si struttura sulla base della riforma degli studi approvata dalla Congregazione dell’Educazione Cattolica e prevede due Cicli di studio: uno triennale e due specialistico/biennale.

In virtù dell’accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede del 13 febbraio 2019 sul riconoscimento dei titoli ecclesiastici (recepito nel D.P.R. del 27 maggio 2019, n.63) i titoli di Baccellierato e Licenza, con cui si concludono gli studi della Facoltà Teologica e dell’ISSR, sono riconosciuti come Laurea (Triennale) e Laurea magistrale.

 

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Nuovo Statuto Istituto Superiore di Scienze Religiose 2024

 

 

La Missione

L’ISSR vuole essere un centro accademico di riflessione scientifica esaustiva dei dati della fede ma proprio di una teologia nel e per il contesto. Il contesto è quello culturale ed ecclesiale. L’ISSR intende in maniera più prossima essere il luogo di confronto con la cultura e la società odierna; assumere le istanze, le problematiche, le aspirazioni e le idealità per verificarle e ripensarle alla luce della rivelazione e della Parola di Dio, alla luce dell’evento salvifico di Gesù Cristo, secondo il sentire attuale della Fede della Chiesa e della sua Tradizione. Intende essere, così, centro di dialogo e di confronto per fare maturare nella scienza e coscienza di quanti lo frequenteranno il sentire della fede cattolica sull’uomo e per l’uomo odierno, e questo nella sua identità ecclesiale e nell’attenzione costante a tutte le dinamiche antropologiche e sociali del nostro tempo. L’ISSR vuole, così, formare soggetti ecclesiali attivi, finalizzati ad inserirsi attivamente e propositivamente nell’agire della Chiesa nella prospettiva di una fede credente altamente impegnata ad operare nella e per la storia dell’umanità del nostro tempo, interagendo con le attuali complesse dinamiche culturali, sociali, economiche.

Più specificamente, questo si traduce per l’Istituto nell’impegno formativo, non solo teorico ma costantemente anche pratico, di soggetti ecclesiali, secondo i due indirizzi accreditati da tempo: l’indirizzo didattico e l’indirizzo ministeriale con metodologia di apprendimento specifico, con un insieme multiplo di contenuti, proposti da tanti corsi previsti, che corrispondono agli intenti della Chiesa odierna impegnata attivamente nell’agorà culturale occidentale e nel contesto del villaggio globale, che intercetta il dialogo e il confronto con le culture e i vissuti dei popoli del mondo. L’ISSR, dando ampio spazio all’attività seminariale, ai tirocini, al fieldwork, ai dossier di lavoro, oltre che ai corsi tenuti dai Docenti, intende formare dei soggetti, non solo specializzati sul piano della riflessione teologica dei dati della fede assunti e confrontati con la cultura, ma anche dei veri “professionisti”, particolarmente quelli impegnati nella docenza della religione cattolica presso la Scuola di Stato e quelli che, per chiamata ministeriale e operatività pastorale, sono destinati all’azione intraecclesiale. A loro si intende fornire l’insieme di un ampio bagaglio ricco di strumenti logici e operativi, di una specifica mens finalizzata al proprio ruolo ecclesiale e/o culturale.

Nel contesto poi del confronto e del dialogo tra popoli con le proprie culture e prospettive religiose, l’ISSR, dal punto di vista dei contenuti, intende privilegiare l’approccio ad una conoscenza intelligente delle religioni mondiali, tornate quasi prepotentemente alla ribalta per i motivi noti a tutti, e l’approccio alla comprensione dell’attuale ritorno al religioso nell’Occidente che di per sé non significa ritorno, tout court, al cristianesimo secondo le tradizioni ecclesiali accreditate da secoli. Anche qui, l’attenzione al fenomeno della religiosità, così multiforme e così contraddittorio in Occidente, e l’attenzione alle grandi religioni mondiali non sarà di pura conoscenza dei dati dottrinali ma di comprensione globale degli altrui percorsi religiosi, per favorire il dialogo concreto con gli uomini delle tante fedi, nel quale il confronto riguarderà anche le incidenze sociali, culturali, economiche, ecc. Si vuol sensibilizzare la coscienza di tutti al dovere di trovare sul piano etico e sociale spazi di cooperativi e di impegno comune a favore della pace tra i popoli e del benessere dei singoli individui.

La Formazione

L’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Facoltà Teologica di Sicilia risponde alla missione ecclesiale ricevuta dall’Episcopato italiano preparando uomini e donne ad assumere creativamente le loro responsabilità professionali, pastorali e di credenti in ordine alla diaconia della fede e al servizio della giustizia nella Chiesa e nella società. In una visione integrata della ricchezza e varietà dei ministeri indispensabili alla vita delle Chiese siciliane, nel cui territorio esso insiste, e alla loro missione nella società contemporanea, l’istituto propone un percorso accademico d’eccellenza articolato in due cicli, uno di base e uno specialistico, attivando in questo periodo due indirizzi: quello pedagogico-didattico, dedicato alla formazione dell’insegnante della religione cattolica (IRC) e quello pastorale-ministeriale, dedicato alla formazione dell’esperto in pastorale (EP).

Il percorso formativo, che conduce nel ciclo specialistico a figure “professionali” diverse per contesti specialistici di riferimento, funzioni, saperi e competenze richieste, è disegnato su di un unico comune orizzonte di riferimento: l’impegno della comunità ecclesiale di mediare il senso pieno della vita di fede con le molteplici esperienze, spesso conflittuali ma anche rilevanti (“I segni dei tempi”) delle nostre esistenze contemporanee, lasciando che queste stesse esistenze interroghino a loro volta, con sollecitazioni sempre nuove e antiche ad un tempo, la tradizione vivente della Chiesa. Questo orizzonte circoscrive la funzione comune ultimo di queste figure professionali: la comunicazione della fede in Gesù Cristo all’incrocio della dimensione personale e comunitaria, locale e globale, ecclesiale e civile, in un quadro epistemologico integrante nella ricerca teologica i saperi delle scienze umane e sociali.

In questa rete di relazioni l’ISSR costruisce e matura la sua proposta accademica. Il nuovo ordinamento degli studi tiene conto dell’ammissione specifica degli indirizzi già attivati dalla Facoltà Teologica e del servizio accademico che esso svolge nel territorio regionale.

Il percorso formativo (livelli, profili e competenze, curriculum, learning outcome) nasce dalla rilettura della missione istituzionale dell’ISSR all’interno della Facoltà Teologica e dal riconoscimento di quanto comporta la “centralità della domanda teologica”, nel disegno dei curricula attinenti alle figure professionali che orientano i due indirizzi. Esso tiene conto altresì dell’analisi dei contesti socio-professionali adesso i relativi. Nel caso dell’insegnante di Religione Cattolica quest’analisi a condotto ad identificarne in maniera precisa la natura e le competenze on the job anche alla luce del quadro istituzionale dell’Istruzione definito recentemente dal Governo italiano; nel caso dell’Esperto in Pastorale essa a concorso a definire il quadro teologico/pastorale, organizzativo/ gestionale in cui la missione è la vita della Chiesa italiana e siciliana si dispiega, anticipandone per quanto possibile gli sviluppi futuri.

Infine, la ridefinizione del programmi e dell’impianto didattico generale è maturata grazie ad una riflessione condivisa sulla didattica nell’educazione superiore che ha condotto ad una scelta innovativa per contraddistinguere, dall’interno, la formazione accademica presso la Facoltà Teologica di Sicilia.

 

 

Polo FAD “San Luca” (Catania)

Con l’Istruzione 28 giugno 2008, la Congregazione per l’Educazione Cattolica ha riordinato gli Istituti Superiori di Scienze Religiose, dettando le regole per il loro collegamento alle Facoltà Teologiche.

S.E. Mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo di Catania, con nota 30 luglio 2016, ha dunque chiesto che l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Luca (oggi Polo FAD San Luca, a seguito del riordino degli Istituti voluto dalla Chiesa italiana) fosse collegato alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia.

Il collegamento è stato disposto con lo Statuto approvato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica il 4 maggio 2017, con nota n. 369 a firma di S.E.R. Card. Giuseppe Versaldi, che ha eretto a Istituto quello operante presso la Facoltà Teologica e istituito il Polo FAD di Catania.

 

Contatti Polo FAD “S. Luca”

Polo FAD “S. Luca”
Via Crociferi 36B
95124 Catania

IBAN: IT73 W030 6909 6061 0000 0154 162

Tel. 095313036
email:istituto.sluca@hotmail.it

Vice-direttore:
Prof. d. Antonino De Maria

Vice-segretario:
Prof. Daniele Cavallaro

Vice-economo:
Prof. Daniele Cavallaro