I Salmi preghiera d’Israele, di Cristo e della Chiesa. Il Salterio nella liturgia e nella pietà popolare

Il Salterio, libro della preghiera del popolo di Dio nell’Antico Testamento, attraverso Cristo – che con esso ha pregato e alla luce dei Salmi ha interpretato la propria vicenda terrena – è divenuto il libro privilegiato dei canti e della preghiera della Chiesa, che sin dai primi secoli ne ha fatto largo uso nella predicazione, nella celebrazione dell’eucaristia, nella preghiera oraria, nei riti sacramentari e nelle processioni.
I Salmi esprimono come nessun altro libro la gioia, il dolore, l’azione di grazie, lo stupore per l’opera di Dio nella creazione, nella storia della salvezza, il lamento, il pentimento dei peccati, gli interrogativi profondi dell’uomo, la riflessione sulla vita e sulla storia, la fiducia, la speranza dinanzi a Dio nel suo agire storico.
La preferenza della Chiesa per i Salmi però è dovuta principalmente al fatto che, come hanno spiegato i Padri nei loro commentari, in essi la Chiesa riconosce la sintesi orante di tutta la Scrittura e la voce di Cristo, capo e corpo, al Padre nonché la propria voce a Cristo, suo sposo.
Il Convegno si propone di approfondire l’uso che del Salterio fa la liturgia oggi, l’ottica con cui lo legge, le problematiche che tale uso pone nell’intento di offrire suggerimenti per un suo migliore impiego.