La Dei Verbum “orientale”

  Offerti dalla cattedra di teologia cattolica orientale questi colloqui, a scadenza annuale, hanno una duplice finalità: presentare le plurime forme disciplinari che questo sapere assume all’interno di diverse realtà accademiche e offrire una rilettura, dalla prospettiva orientale, delle quattro Costituzioni del Concilio Vaticano II iniziando dalla Dei Verbum, e ciò perché la cattolicità della Chiesa non può in nessun campo lasciarsi identificare, ricondurre o ridurre ad una sola espressione, tra le tante della sua ricca e variegata tràdita memoria.
  Non esiste infatti ambito tematico all’interno del Vaticano II nel quale non si è fatta udire la voce delle Chiese d’Oriente. Una voce tanto inattesa quanto acuta e sorprendentemente competente al punto tale da superare non raramente anche quella di padri e teologi occidentali al punto tale da costringere questi ultimi a inviti alla prudenza.
  Si tratta della fecondità di una tradizione tanto antica quanto suggestiva che si è configurata all’interno del dibattito anche come opposizione e reazione a ogni atteggiamento che appariva troppo debitore di impostazioni eccessivamente occidentali che di fatto avrebbero potuto contribuire a misconoscere o sottovalutare il fecondo apporto di una tradizione che conservando il vitale contatto con quella patristica offriva occasioni per il superamento di alcune strettoie nelle quale si sarebbe arenata la teologia occidentale.

Il colloquio è riconosciuto dal MIUR come valido per l’aggiornamento dei docenti delle Scuole di Stato.

Gli allievi del II ciclo di Licenza che partecipano al colloquio hanno accreditato 1 ECTS