Ebraico
Corso Istituzionale di Teologia
Anno di corso: 1
Crediti: 6
Docenti
Introdurre gli studenti progressivamente nella lingua dell’AT, dall’impatto non sempre facile trattandosi di una lingua “altra” rispetto a quelle occidentali, a noi note. Gli alunni verranno aiutati a rendersi conto che le strutture che la caratterizzano sono abbastanza semplici e che con una normale applicazione si possono dominare senza eccessive difficoltà. Così potranno pervenire ad una familiarità con la lingua ebraica, che permetta loro un approccio “sereno” all’ebraico biblico, soprattutto in vista dell’Esegesi.
Programma:
Seguiremo l’impostazione delle Grammatiche classiche sia per quanto riguarda la fonetica che la morfologia. La Fonetica. Le consonanti: pronunzia, gutturali. Le vocali: lunghe per natura e per posizione, vocali brevi e semivocali. Segni vocalici: Lo shewa semplice e composto, quiescente e mobile. Distinzione tra vocali immutabili e vocali soggetti a mutazione. Qamez e qamez Hatuf. Le “matres lectionis”. Il sistema vocalico ebraico: elisione delle vocale, allungamento delle vocali, abbreviazione delle vocali, produzione delle vocali. Daghesh, mappiq, maqqef, le sillabe. II Morfologia: A. I prefissi dei nomi: L’articolo determinativo, La particella interrogativa he. Le preposizioni be, ke, le, min.Il waw copulativo B. I pronomi: pronomi personali autonomi, pronomi personali suffissi, pronomi relativi, dimostrativi e interrogativi. C. I sostantivi: numero e genere, stato assoluto e stato costrutto, declinazione dei sostantivi, i sostantivi ed i pronomi suffissi, i sostantivi segolati regolari, segolati ‘ain/waw, ‘ain/yod e ‘ain/’ain. Sostantivi maschili terminanti con he, preceduti da segol. D. Gli aggettivi, gli avverbi, le preposizioni, numerali. E Particelle copulative, disgiuntive, avversative, interrogative e negative. F Il verbo: Verbi stativi e attivi, Perfetto, imperfetto, imperativo, Participio, infinito costrutto e infinito assoluto, Qualità dell’azione (azione regolare, intensiva e causativa), Verbi con le gutturali, Verbi con i suffissi, Verbi deboli, Waw inversivo.
Metodo:
Si procederà progressivamente, dando ragione dei vari fenomeni che caratterizzano la lingua ebraica; Fenomeni che, essendo una costante, una volta acquisiti, si potranno facilmente individuare. In questo modo gli alunni si renderanno conto di come “funziona” la lingua, evitando un approccio prettamente mnemonico. A partire da elementi di base (per esempio, per quanto riguarda il verbo: radice, pre-formanti, suffissi e prefissi) ed illustrando il loro modo di “combinarli”, sarà possibile per lo studente come “ri-costruirsi” concettualmente la lingua. Questo metodo sarà di grande utilità per affrontare senza grossa fatica lo studio dell’Ebraico ed in modo particolare il capitolo dei verbi, soprattutto quello molto complicato dei verbi “deboli”. Il contatto continuo con il TM, attraverso un’analisi dettagliata e puntuale sia negli esercizi in classe che nel lavoro svolto a livello personale, sarà determinate nel raggiungere i nostri obiettivi.
Avvertenze:
Bibliografia:
J. Weingreen, Grammatica di Ebraico Biblico, Milano 2011; G. Deiana – A. Spreafico, Guida allo studio dell’Ebraico biblico, Roma 1993; P. Joüon, Grammaire de l’Hébreu biblique, Roma 1923; P. Joüon – T. Muraoka, A Grammar of Biblical Hebrew, Roma 2000; D. Mittler, Grammatica Ebraica, Bologna 2004; P. Reymond, Dizionario di Ebraico e Aramaico Biblici, Roma 2001.