La riflessione teologica francescana: bene comune, economia e fraternità

II Ciclo

Ecclesiologia

Ecclesiologico



Anno di corso: 1
Crediti: 3
Docenti

Obiettivo:

Il corso, analizzando alcuni scritti di Francesco e testi tratti dalle prime agiografie, vuole dapprima approfondire due dei grandi temi della vita del santo d’Assisi: la fraternità con i suoi elementi costitutivi e la scelta della povertà nella distinzione tra proprietà dei beni e il loro uso. Si vedrà poi come il carisma di Francesco abbia generato una rivoluzione civile ed economica; in particolare si guarderà ai significativi apporti dati nel XIII secolo da pensatori francescani quali Pietro di Giovanni Olivi, Giovanni Duns Scoto e Alessandro Bonini che ebbero un ruolo chiave nell’elaborazione di una serie di concetti economici quali valore economico, capitale, giusto prezzo, interesse. Nell’ambito dell’umanesimo francescano, infine, Bernardino da Siena, porterà a maturazione il discorso economico cristiano con una riflessione sul bene comune nella forma di “economia civile” ed “economia di comunione”.


Contenuti:

Il corso si propone di indagare l’apporto di Francesco e degli autori francescani in relazione all’economia di mercato a partire dal principio di fraternità e di povertà.


Metodo:

Lezioni frontali, lettura di testi scelti, discussione in classe. L’esame avrà forma orale. 


Bibliografia:

O. Bazzichi, Il paradosso francescano tra povertà e società di mercato. Dai Monti di Pietà alle nuove frontiere etico-sociali del credito, Effatà editrice, Cantalupa (To) 2015; Id., Economia Fraterna: dal Santo di Assisi a Papa Francesco, Orbis Edizioni, Roma 2020; O. Capitani, La concezione della povertà nel Medioevo, Patron, Bologna 1981; G. Todeschini, Ricchezza francescana. Dalla povertà volontaria alla società di mercato, Il Mulino, Bologna 2004; S. Zamagni, L’economia del bene comune, Città Nuova, Roma 2007. Ulteriore bibliografia verrà fornita agli studenti durante le lezioni.