Liturgia sacramentaria

I Ciclo

Corso Istituzionale di Teologia

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Anno di corso: 5
Crediti: 5
Docenti

Obiettivo:

Il primo obiettivo del corso è di introdurre gli studenti alla conoscenza liturgica del settenario sacramentale della Chiesa. Secondo obiettivo è quello di offrire agli studenti gli strumenti scientifici per lo studio degli attuali Ordines sacramentali, la loro celebrazione, la prassi pastorale e la spiritualità nel vissuto ecclesiale e personale, per favorire la partecipazione liturgica attiva, fruttuosa e consapevole. 


Programma:

Il corso, seguendo la metafora musicale della partitura, si struttura in tre parti: Pentagramma sacramentale; Melodia sacramentale (analisi sistematica del settenario sacramentale); variazioni sacramentali (I sacramentali).
Il pentagramma sacramentale presenterà anzitutto i fondamenti della dimensione sacramentale della Chiesa che con i suoi dinamismi si manifesta nella prassi rituale del settenario sacramentale, custodito negli Ordines.
La melodia sacramentale presenterà ciascun sacramento dal punto di vista biblico, patristico, liturgico e quindi teologico-pastorale e spirituale. Di ogni sacramento si traccerà sinteticamente lo sviluppo storico della prassi ecclesiale liturgica dalle origini sino all’attuale forma celebrativa secondo il rito romano. I sacramenti saranno analizzati secondo la seguente suddivisione: I sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo – Cresima – Eucaristia); i sacramenti della guarigione (Penitenza e Unzione degli infermi); i sacramenti del servizio alla comunione ecclesiale (Ordine e Matrimonio).
Le Variazioni sacramentali prenderanno in considerazione il rapporto tra i Sacramenti e i Sacramentali con alcune esemplificazioni: Benedizionale, Esequie.

 

Metodo:
La riflessione sacramentaria sarà condotta attraverso lezioni frontali secondo il metodo storico- critico e comparativo. Gli attuali Ordines con i loro Praenotanda e le loro ritualità saranno oggetto di particolare analisi e approfondimento affinché emerga nello studio e sia garantita nella prassi la naturale relazione tra lex orandi e lex credendi. 
Agli studenti è richiesta la partecipazione attiva alle lezioni. Inoltre, ogni studente farà la lettura e l’analisi di un saggio di mistagogia liturgica che sarà indicato all’inizio del corso. L’esame consisterà nel colloquio finale su un argomento scelto a piacere dallo studente e su domande poste dal docente riguardanti il programma svolto durante il corso e sul saggio di mistagogia liturgica. Di fondamentale importanza è la partecipazione attiva alle lezioni frontali e alle discussioni.


Avvertenze:
Bibliografia:

• Letture richieste: ADAM A. – HAUNERLAND W., Corso di liturgia, capp. 8-18, Queriniana, Brescia 2013; Anamnesis, voll. 3/1, 3/2, 7, ed. Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo, Marietti, Genova – Roma 1978-1992; La Chiesa in preghiera, voll. 2-3, ed. A.G. Martimort, Queriniana, Brescia 1984 – 1995; Scientia liturgica, voll. III-IV, ed A. J. Chupungco, Piemme, Roma 1998.
• Letture consigliate: CABASILAS N., La divina liturgia, a cura di S. Salville – R. Bornert – J. Gouillard – P. Périchon, (Cources chrétiennes, ediz. Italiana, 18), Edizioni San Clemente – Edizioni Domenicane, Bologna 2021.