Sem: Il “Magnificat”, canto antico ma nuovo per i poveri in spirito

II Ciclo

Ecclesiologia

Ecclesiologico



Anno di corso: 1
Crediti: 3
Docenti

Obiettivo:

Attraverso il canto del Magnificat, il seminario vuole tracciare una riflessione che considera la povertà nel suo essere vissuta ad ampio raggio, come stile di vita evangelico, per il riscatto degli ultimi. Si metterà in luce che l’infelicità riguarda i ricchi, i sazi, i gaudenti e tutti coloro che sono stimati dagli uomini, non per il loro genere di vita, ma perché con tale modo manifestano di non essere discepoli. Si passerà quindi ad evidenziare come un rapporto non sano e scorretto con il denaro fa scaturire delle problematiche di emarginazione e di oppressione. Il Magnificat diventa allora il canto che traccia una via nuova di inclusione e di riscatto dei poveri e degli ultimi e segna il passo per un cambiamento a favore di chi necessità di essere riconosciuto nella sua dignità di donna e di uomo.


Contenuti:

Il Seminario si prefigge l’obiettivo di leggere la figura di Maria di Nazaret a partire dalla categoria della povertà, per presentarla in tutta la sua ampiezza nel contesto della ecclesiologia e del mondo laddove Maria assume una peculiare esemplarità.


Metodo:

Il Seminario si svolgerà attraverso lezioni frontali con attività di ricerca e composizione di brevi testi da parte dello studente e la consegna di un elaborato finale.


Bibliografia:

A. Valentini, Il Magnificat. Genere letterario. Struttura. Esegesi, EDB, Bologna 2016; A. Valentini, Maria secondo le scritture. Figlia di Sion e Madre del Signore, EDB, Bologna, 2007; P. Coda, Il Magnificat, Città Nuova, Roma 2013; C. L. Blomberg, Né povertà né ricchezza. Una teologia biblica dei beni materiali, GBU, Chieti 2012; L. Boff, La teologia, la Chiesa, i poveri. Una prospettiva di liberazione, Einaudi, Torino 2001.