Sottomessi al potere statale? Tre diversi autori con tre posizioni diverse: Rm 13,1-7; 1Pt 2,13-17; Apoc 13

II Ciclo

Teologia Biblica

Biblico



Anno di corso: 1
Crediti: 3
Docenti

Obiettivo:

L’esortazione di Paolo a essere sottomessi all’autorità costituita perché stabilita da Dio a servizio del bene dei sudditi, quella petrina con contenuti simili ma meno teocratica a vivere come uomini liberi, la rappresentazione grottesca delle due bestie al potere di Satana di Giovanni di Patmos, rappresentano tre modalità diverse di declinare, nel contesto geografico e storico in cui scrivono gli autori e in cui vivono i destinatari dei tre scritti neotestamentari, il famoso detto gesuano Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio (Mc 12,17). Lo studio dell’ambiente vitale delle rispettive comunità destinatarie e l’analisi del lessico teologico delle tre pericopi permetteranno di cogliere il pensiero dei tre autori sul rapporto tra i credenti del tempo e l’autorità statale.


Contenuti:

Scopo del corso è scoprire il diverso atteggiamento che alcune tra le guide più autorevoli delle prime comunità cristiane (Paolo, gli autori di prima Pietro e Apocalisse) hanno avuto verso il potere statale romano nella seconda metà del I sec. d.C.


Metodo:

Il metodo retorico coglierà il processo argomentativo degli autori, la loro capacità di convincere i destinatari e muoverli a partecipare alle loro convinzioni teologiche. Di ogni pericope sarà messa in evidenza la struttura interna, la connessione tra le parti del discorso, l’unità lessicale e il pensiero teologico.


Bibliografia:

F. VOUGA, Dio o Cesare. La politica e il Nuovo Testamento, Ed. S. Paolo, 2009 Milano; R. Penna, Lettera ai Romani, III, Ed. Dehoniane, Bologna 2007; P. Perkins, I e II Pietro, Giacomo e Giuda, Ed. Claudiana, Torino 2015; C. Doglio, Apocalisse, Ed. S. Paolo, Milano 2012.